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sabato 18 agosto 2018

STING INSIEME AGLI OPERAI DELLO STABILIMENTO DELLA BEKAERT




Figline Valdarno, 18 agosto 2018

STING INSIEME AGLI OPERAI DELLO STABILIMENTO DELLA BEKAERT

Nella mattinata di oggi, il cantautore inglese, arrivato in fabbrica a portare solidarietà ai lavoratori in presidio permanente dopo la decisione della proprietà di delocalizzare, ha dichiarato: “Sono con voi, la vostra storia è simile a quella del mio paese”



S
tamattina, poco dopo le 11:00, Gordon Matthew Thomas Sumner, meglio conosciuto come Sting, ha fatto visita agli operai dello stabilimento ex Pirelli ed ora di proprietà della Bekaert. La multinazionale belga che produce le corde metalliche di rinforzo per i pneumatici, a giugno ha comunicato di voler chiudereil sito produttivo del Valdarno,concentrando la produzione nello stabilimento di Slatina, in Romania.

Contestualmente, dalla sede centrale è stato deciso di notificare ai 318 lavoratori dello stabilimento fiorentino il loro preavviso di licenziamento, lasciando tutti improvvisamente senza lavoro.

In seguito alle ferme proteste dei lavoratori e all’occupazione dello stabilimento, la proprietà ha parzialmente modificato i propri intenti posticipando i licenziamenti al mese di ottobre.

L’ex leader dei Police, considerato probabilmente il cittadino più illustre di Figline - che nel comune possiede la tenuta “Il Palagio” - ha accettato l’invito dei lavoratori dello stabilimento.

E’ arrivato con la chitarra in mano ed insieme alla moglie Trudie Styler e agli operaidello stabilimento, si è intrattenuto cantando diverse canzoni, tra le quali “Una vita da mediano” di Ligabue e“Message in a bottle”, celeberrimo successo dei Police

Fra una canzone ed un’altra, Sting ha anche detto agli operai di essere solidale con la loro protesta, ricordando una vicenda analoga accaduta nel suo paese d’origine, Wallsend. Ha precisato che in passato, in questa cittadina del nord-est inglese, esistevano principalmente due stabilimenti che davano lavoro: una miniera di carbone, che fu la prima a chiudere, e un cantiere navale, dove avevano lavorato anche suo nonno e suo padre, famoso per aver costruito alcune tra le più belle e grandi navi del mondo. Purtroppo, anche questo cantiere, in tempi più recenti, ha chiuso all’improvviso, lasciando l’intera comunità senza lavoro.

Proprio per questa vicenda il cantante ha pensato di scrivere la canzone, “The last ship”, dedicata all’ultima nave costruita nella fabbrica prima della sua chiusura.Insieme agli operai fiorentini, ha cantato anche questa canzone.

Figline come Wallsend, dunque. Succede in tutto il mondo che le fabbriche delocalizzino dove il costo del lavoro è più basso. Scommessa dei governi è arginare il fenomeno. A giorni capiremo quale sarà la soluzione del “Governo del cambiamento.”


di Sonia Modi
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