Firenze,
15 ottobre 2018
PRIMARIE PD TOSCANA: SIMONA BONAFE’
E’ IL NUOVO SEGRETARIO E BATTE L’ESPONENTE DI AREA ORLANDIANA CON IL 63% DEI
VOTI
Domenica 15 ottobre sono rimasti aperti 623 seggi per decidere chi dovrà essere il nuovo segretario del Partito Democratico della Toscana. Simona Bonafè batte lo sfidante Valerio Fabiani
S
|
i è
concluso ieri l’importante appuntamento per il Partito Democratico in una delle Regioni
più importanti del Paese. Le primarie regionali hanno proclamato Simona Bonafè
nuova segretaria del PD toscano.
A
fine settembre si erano già recati al voto nei circoli, 15.009 iscritti al
Partito; l’affluenza era stata del 36,23% degli aventi diritto.
In
questa prima fase, quella cioè riservata ai soli iscritti, Simona Bonafè aveva
riportato il 67,88% dei voti, mentre Valerio Fabiani aveva raccolto il 32,12%.
Ieri hanno
votato oltre 45mila persone. Gli elettori hanno potuto recarsi alle urne nel
proprio seggio di residenza, dalle 8:00 del mattino alle 20:00. L’elenco dei
623 seggi era stato reso disponibile nel sito regionale del PD.
Questa
seconda fase delle primarie non è stata riservata ai soli iscritti, ma anche ai
semplici simpatizzanti e a tutte le persone che, in qualche modo, si riconoscono
nella proposta politica del PD.
Per tutti coloro interessati a votare, è stato
sufficiente presentarsi al seggio muniti di documento di identità e tessera
elettorale. Ai non iscritti, tuttavia, è stato richiesto un contributo di 2
euro, per le spese organizzative.
Hanno potuto votare anche i giovani tra 16 e i 18 anni e gli stranieri, purché in possesso di regolare permesso di soggiorno. In questi due casi, però, per poter votare era richiesta una preiscrizione da effettuareentro il 10 di ottobre; pare che di queste richieste ne siano arrivate circa 500.
Hanno potuto votare anche i giovani tra 16 e i 18 anni e gli stranieri, purché in possesso di regolare permesso di soggiorno. In questi due casi, però, per poter votare era richiesta una preiscrizione da effettuareentro il 10 di ottobre; pare che di queste richieste ne siano arrivate circa 500.
La
vincitrice Simona Bonafè – nata a Varese nel 1973, eurodeputata - è stata
sostenuta dall’ex Premier Matteo
Renzi. Per lei sono giunti il sostegno anche del capogruppo del PD al Senato,
Andrea Marcucci e, più in generale, di tutti i fedelissimi del “rottamatore”.
Valerio Fabiani – classe 1984 – era invece l’esponente
dell’area di sinistra legata ad Andrea Orlando e poteva contare non solo sui
voti provenienti dall’area che fa capo all’ex
guardasigilli, ma anche suquelli di alcuni ex
renziani delusi, come Rosa Maria Di Giorgi.
Nella giornata odierna sono giunti i risultati ufficiali: Simona Bonafè ha battuto il suo sfidante con il 63,2% delle preferenze. L’eurodeputata ha vinto in tutte le province ed anche a Livorno, terra di Fabiani, raccoglie un considerevole 60%.
Nella giornata odierna sono giunti i risultati ufficiali: Simona Bonafè ha battuto il suo sfidante con il 63,2% delle preferenze. L’eurodeputata ha vinto in tutte le province ed anche a Livorno, terra di Fabiani, raccoglie un considerevole 60%.
Questa
mattina la neo segretaria del Partito Democratico toscano ha dichiarato via Twitter che la grande partecipazione alle primarie
rappresenta “un segnale di fiducia e
vitalità” che consentirà di affrontare “tutti
insieme, a testa alta, le sfide che abbiamo di fronte”.
Dario
Nardella non nasconde la soddisfazione per il successo di queste primarie, che rappresentano
per il sindaco di Firenze la“dimostrazione
di un partito più vivo che mai”.
E’
tuttavia l’intero Partito Democratico a guardare con molta attenzione l’esito
di queste primarie appena concluse, in attesa del Congresso Nazionale previsto,
pare, per gennaio.
Nel
frattempo a Roma, in questo fine settimana, si è conclusa “Piazza Grande”, l’iniziativa
fortemente voluta dal leader DEM
Nicola Zingaretti. Con questo ultimo atto il Presidente della Regione Lazio ha
chiamato in soccorso l’ala sinistra del Partito Democratico e, al tempo stesso,
ha ufficialmente formalizzato la propria candidatura a segretario nazionale per
il congresso nazionale.
La
prossima mossa spetta all’ala renziana che con l’appuntamento della “Leopolda
9”, organizzato per il prossimo week-end
a Firenze, presenterà la controproposta di Renzi.
di Sonia Modi
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