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sabato 27 ottobre 2018

LA SECONDA EDIZIONE DELLA FESTA FOGLIANTE, LA FESTA DELL'OTTIMISMO






Firenze, 27 ottobre 2018
LA SECONDA EDIZIONE DELLA FESTA FOGLIANTE, LA FESTA DELL'OTTIMISMO
La seconda edizione della “Giornata dell’Ottimismo” ha visto la partecipazione di numerosi big della politica, dell’economia e della carta stampata in una sala gremita di persone attente. Si è dialogato - con ottimismo - del futuro dell’Italia e del mondo





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ggi, a Firenze, in Palazzo Vecchio, si è tenuta la seconda edizione della “Festa fogliante – Giornata dell’ottimismo”, la festa organizzata dal quotidiano “Il Foglio”. 
E’ stata una giornata per riflettere - con ottimismo, anche superiore alle aspettative – sul futuro del Paese e del mondo, attraverso il dialogo e il confronto tra giornalisti, politici, intellettuali, esponenti dell’economia e della imprenditoria italiana, nonché l’occasione per il confronto tra i maggiori esperti di economia, di diritto edi politica.
In tempi come i nostri, improntanti al pessimismo e al “declinismo”, l’iniziativa sembra avere una portata quasi provocatoria.
Eppure, per dirla come il direttore del "Il Foglio" Claudio Cerasa, “in una fase storica in cui è il pessimismo a governare le nostre vite, non c’è alternativa per combatterlo che essere ottimisti sul futuro. Questo non vuol dire sottovalutare i problemi di oggi, ma se costruisci le politiche di governo sulle paure e segui il mondo con una prospettiva legata al rancore, tenderai a occuparti più dei problemipercepiti che di quelli reali”.
I tanti ospiti e partecipanti sono stati accolti nel Salone dei Cinquecento, la sala più grande e più suggestiva del Palazzo Vecchio.
Tra i politici più attesi di questa seconda edizione che si sono alternati sul palco ricordiamo Antonio Tajani, Paolo Gentiloni Silveri, Enzo Moavero Milanesi e Giovanni Tria.
Tanti anche gli ospiti illustri invitati: da Sabino Cassese a Vincenzo Boccia, da Oscar Farinetti a Marco Bentivogli, da Elsa Fornero a Carlo Cottarelli e David Ermini.
Sono stati invitati anche molti volti noti della scienza, come Roberto Burioni ed Elena Cattaneo, della cultura, come la scrittrice Chiara Gamberale, e dello spettacolo, come il noto comico Saverio Raimondo.
La giornata dell’ottimismo organizzata a Firenze è stata l’occasioneper mettere in luce, da parte delleopposizioni di sinistra e di destra, i punti critici e le contraddizioni dell’attuale esecutivo. Entrambe hanno biasimato la linea anti europeista del governo giallo verde.
Paolo Gentiloni Silveri - deputato PD ed ex presidente del Consiglio - dal palco della festa del fogliante, ha potuto lanciare un  monito a questo governo poiché, a suo dire,  si starebbe spingendo “in modo drammatico, verso una situazione di rischio”
Alle urne, prosegue, si scontreranno “due idee diverse di Unione Europea, con il rischi di una messa in discussione dei principi fondamentali”.  Ma “senza Europa non c’è sviluppo, non c’è ricchezza, non c’è futuro”. Eppure, non tutti sembrano consapevoli di ciò e il premier Conte - aggiunge l’ex presidente del consiglio - “temo che appartenga agli inconsapevoli”.
Parole durissime a questo governo sono arrivate anche dal presidente dell’Parlamento dell’Unione Europea, Antonio Tajani, che esordisce precisando che“il reddito di cittadinanza è eticamente inaccettabile”.
Prosegue ricordando che“la sfida del prossimo maggio sarà netta: Europa sì, Europa no”. E tuttavia, “l’Europa è la nostra garanzia”.
Eppure - aggiunge Tajani -“esiste una alternativa al sovranismo e al populismo. Il nostro obiettivo è unire, in vista delle europee, tutti i movimenti di area liberale e cristiana, impegnati a difendere l’Unione Europea”.
Precisa poi il presidente che si può essere patrioti italiani e patrioti europei, anche perché le due cose coincidono. E poi, ricorda che senza la nostra cultura e la nostra storia, l’Europa non esisterebbe.
Anche con il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, si torna a parlare della centralità dell’Europa per il nostro Paese: “con i dubbi sulla nostra permanenza nell’Euro (...) si rischia di fare il gioco degli speculatori”. Aggiunge poi, senza lasciare margini di ambiguità, che: “non abbiamo alcuna intenzione di uscire dall’euro”.
In seguito, Moavero si è soffermato a parlare anche del problema dell’immigrazione, precisando che il vero problema è governare il fenomeno, poiché ci troviamo di fronte a dei flussi epocali.
E proprio per questo che occorre una politica europea che coordini gli sbarchi.  Deve essere l’Europa ad occuparsene, chiarisce il ministro, altrimenti non si riesce a controllare il fenomeno.
Non serve solo una politica europea che gestisca il fenomeno degli sbarchi - prosegue chiarendo Moavero - ma serve anche un sistema di ridistribuzione dei migranti che abbiano diritto di asilo.
Uno degli ospiti più attesi è stato indubbiamente Giovanni Tria, attuale ministro dell’Economia. Si dichiara ottimista sulla tenuta delle banche; e benché dichiari di guardare attentamente alla capitalizzazione delle stesse, aggiunge che “le nostre banche sono solide, a parte a qualche caso piccolo e sparso”
Il ministro Tria parla anche della manovra, precisando che non vede tutto questo pessimismo intorno alla stessa.
Prosegue,aggiungendo che non crede che lo spread sia alto per colpa della manovra, ma diversamente ritiene che questo dipenda dalla incertezza politica. Riconosce che lo spread a questi livelli sia dannoso per il Paese, ma ammette anche che, abbassarlo, non sia cosa facile.
Alla festa non poteva mancare Oscar Farinetti, il patron di Eataly. Munito di slide e grafici ha spiegato come il nostro Paese sia “il migliore del mondo” e, nonostante questo, noi italiani siamo sfiduciati. Secondo Farinetti questo dipende dalla mancanza del senso del futuro.
Probabilmente alla sua prima uscita dopo la nomina a vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, David Ermini è stato uno degli ospiti più attesi alla festa organizzata da "Il Foglio".
Nei rapporti tra Parlamento e C.S.M. - ha ricordato il neo eletto all’organo di governo della Magistratura - è importante difendere l’autonomia dei magistrati. Ma è egualmente fondamentale - ha aggiunto il vicepresidente – difendere l’autonomia e l’indipendenza del Parlamento.
David Ermini si è soffermato anche sulla delicata tematica dei magistrati impegnati in politica, evidenziando come questi abbiano pieno diritto di farla. Ed anzi, non nasconde l’importante contributo che spesso i magistrati hanno fornito al Parlamento. Non nasconde però altresì che esista il problema del loro rientro nella funzione originaria.
Il vicepresidente Ermini mostra, invece, il proprio disappunto per alcuni magistrati troppo presenti nei programmi televisivi. Soprattutto loro, prima di altri, dovrebbero sapere che i processi si fanno nei Tribunali e non nei talkshow.
Anche quest’anno, dunque, la “festa dell’ottimismo fogliante” è riuscita nell’intento di riunire tanti ospiti, capaci di spiegare alle tante persone attente presenti, l’attuale situazione economico politica del Paese.
E pure l’organizzazione dell’evento è stata impeccabile. Ogni dettaglio è stato eccellentemente curato: dalla gestione degli ospiti al rispetto dei tempi programmati. Il numero dei partecipanti, poi, è stato superiore alle aspettative.
Anche quest’anno al termine della festa dell’ottimismo, dopo tanti dibattiti che propongono di non essere sfiduciati sulle sorti del nostro Paese, viene da porsiuna domanda: c’è davvero da essere ottimisti sul nostro futuro?
In un mondo dove ogni giorno si legge di un allarme, di una emergenza e della diffusa paura dei cittadini, in un Paese in cui ogni fatto ordinario diviene una gigantesca bolla mediatica amplificata dai socialnetwork, forse sarebbe opportuno soffermarsi sul mondo reale e non su quello distorto propinato.
Questo non vuol dire essere stupidi sognatori che vedono e descrivono un mondo che non esiste. Bisognerebbe essere semplicemente realisti, sforzarsi di capire la complessità delle problematiche del nostro tempo e non accogliere le soluzioni semplicistiche ed illusorie offerte, senza almeno un pizzico di riflessione e critica.


di Sonia Modi

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