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martedì 30 luglio 2019

FIRENZE AD AGOSTO: “APERTA PER FERIE”





Articolo pubblicato su:

https://www.linkiesta.it/author/sonia-modi/

https://www.linkiesta.it/blog/2019/08/firenze-ad-agosto-aperta-per-ferie/


Firenze, 30 luglio 2019

FIRENZE AD AGOSTO: “APERTA PER FERIE”

I fiorentini che non vanno in vacanza possono approfittare delle grandi opportunità offerte dalla città: ingressi gratuiti ai musei, cinema all’aperto, sagre e feste locali, jogging e pic-nic nei parchi poco affollati




E
sì, neppure agosto è più quello di una volta! Gli esodi epocali degli italiani degli anni ‘60-80 ormai sono solo un ricordo molto lontano di coloro che hanno vissuto quegli anni.  Per tutti gli altri sono solo una narrazione dei genitori e dei nonni.

I memorabili anni in cui tutte le famiglie - ma proprio tutte, da quella dell’imprenditore a quella dell’operaio – letteralmente traslocavano nelle consuete località di villeggiatura sono ormai molto lontani. A quei tempi, con la chiusura delle scuole, partivano per le vacanze le mogli e i figli, mentre i mariti restavano in città a lavorare per poi raggiungere la famiglia solo il 1° agosto.

E così, con giugno le città pian piano si svuotavano, finendo per essere progressivamente e quasi esclusivamente popolate da mariti che riassaporavano il gusto di essere scapoli. Scatti di vita molto lontani, ironicamente immortalati dal film americano del 1955 “Quando la moglie è in vacanza” con Marylin Monroe e Tom Ewell.

All’epoca, dal 1° di agosto le città erano davvero deserte, calde e silenziose come nella Roma ritratta da Nanni Moretti nel suo memorabile “Caro Diario”.
 
Ebbene sì: ci sono stati decenni in cui chi decideva di rimanere in città ad agosto lo faceva come un sopravissuto ad una letale epidemia. Per anni, camminare per le strade delle città nel periodo estivo ricordava gli scenari narrati dalla serie televisiva apocalittica degli anni ‘70 “Survivors”. Anche se a noi oggi può sembrare incredibile e fantascientifico, c’è stato un periodo in cui le strade, in limitati periodi dell’anno, erano assolutamente vuote come quelle di una città fantasma: incrociare un’altra forma di vita finiva per essere davvero un evento raro e trovare un esercizio commerciale aperto era addirittura impossibile. Altri tempi!

Già con gli anni ‘90 infatti, lentamente ma inesorabilmente le abitudini sono cambiate. Complici forse anche le prime crisi economiche, pian piano rimanere in città ad agosto (o almeno per una parte di esso) è diventato, per i più ricchi, quasi chic. Per tutti gli altri, invece, è finito per essere sempre più una necessità.

Con il nuovo millennio poi, le vacanze degli italiani si sono sempre progressivamente accorciate, concentrandosi in un numero sempre più breve di giorni e, in molti casi, finendo addirittura relegate ai soli fine settimana.

Ora le cose sono profondamente cambiate: rimanere in città ad agosto non è più una scelta isolata. Sebbene la maggior parte di coloro che vi rimangono lo faccia principalmente per  motivi economici o perché costretta da ragioni lavorative, sempre più numerose sono le persone che decidono di restare d’estate in città, anche perché spesso scelgono settembre come periodo di ferie, per  vacanze meno costose e più tranquille.

Ad ogni modo, il mese di agosto offre oggigiorno svariate occasioni per divertirsi e riscoprire i luoghi della propria città, frettolosamente e distrattamente frequentati durante il periodo invernale.

Per chi vuol mantenersi in forma facendo jogging o pedalando, i parchi sono lo scenario giusto per praticare questo tipo di attività: il parco delle Cascine, così come il Parco di Villa Strozzi o quello dei Renai nella vicina Signa, sono tre occasioni da prendere in considerazione in questo periodo di minor affollamento.

I parchi e i giardini della propria città, o quelli situati poco fuori le porte, possono essere utilizzati per accoglierci in un rilassante pic-nic, immersi nel verde, tra le piante e la fauna. Con un po' di fortuna poi è possibile agganciarsi anche ad una rete wi-fi free.

Recentemente sono state restaurate e riportate all’antico splendore ottocentesco le “ Rampe” che dalla Torre di San Niccolò portano al Piazzale Michelangelo. Grandi giardini e grotte inserite in delle nicchie scavate nei muraglioni, vasche rivestite da preziosi mosaici, fontane, cascate con spettacolari giochi d’acqua offrono l’occasione per trascorrere una giornata all’aperto e in mezzo alla natura, ad un passo dal centro storico.

Ad agosto ci sono anche palestre e piscine che promettono delle tariffe ridotte per ingressi cumulativi o abbonamenti ad hoc per il mese di agosto.

Gli appassionati del grande schermo, inoltre, possono approfittare dei prezzi competitivi dei cinema all’aperto.

Anche la magia dell’arte nel periodo estivo non va in vacanza. Non solo è possibile ammirare la bellezza e riscoprire le principali opere della propria città, ma è possibile farlo anche senza pagare il biglietto. Diverse, infatti, sono le aperture gratuite ai musei: per esempio, l’11 di agosto, per la commemorazione dell’incendio degli Uffizi del 1762, l’ingresso al museo più noto d’Italia è libero.

Si entra invece gratis a Palazzo Pitti e al giardino di Boboli il 4, per commemorare la “notte dei ponti”, e il 27, per festeggiare l’incoronazione del Granduca  Cosimo I.

In tutte le domeniche di agosto, oltre al giorno 15,  è possibile visitare gratuitamente Villa Bardini che ospita, nel corso dell’intero mese, anche la mostra temporanea dedicata ad Isadora Duncan.

In tutta la provincia, inoltre, sono in programma diverse sagre e feste locali. Si parte con la “Sagra del tortello” di Sagginale che, dal 2 al 4 e dall’8 al 15 agosto, propone gustosi primi piatti, specialità locali alla brace e, ovviamente, l’immancabile bistecca alla fiorentina.

Per rimanere nel Mugello, nei week-end del 16-18 e del 23-25 agosto alla Ronta è in programma la “Sagra del porcino”. Il menù prevede primi piatti a base del pregiato fungo, tortellini mugellani e carne alla brace.

Borgo San Lorenzo offre, dal 23 agosto al 1° settembre, la 41° storica “Sagra del cinghiale”. E’ l’occasione per degustare tortelli, pappardelle e lasagne al sugo di cinghiale e, ovviamente, la tipica carne alla brace.

Il 18 agosto Marradi, come ogni anno, presenta “La notte delle streghe”, un suggestivo evento che coinvolge il centro storico, trasformandolo per l’occasione in un palcoscenico notturno, con scenari magici e mistici, paurosi e misteriosi.

Si chiude a Firenzuola con la “Sagra del tortello firenzuolino” in programma per sabato 24 e domenica 25.  Sono previsti i classici tortelli di patate rigorosamente fatti a mano, le ficattole e la carne alla brace. Queste due serate sono accompagnate da musica e, per gli amanti del genere, da ballo liscio.

Questi sono solo alcuni suggerimenti per chi vuole, o deve, rimanere a Firenze nel periodo estivo. Insomma, una cosa è certa: anche ad agosto, in città, non ci si può annoiare!

di Sonia Modi
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mercoledì 27 marzo 2019

MARZO: IL MESE IDEALE PER VISITARE GRATUITAMENTE I MUSEI











Firenze, 27 marzo 2019
MARZO: IL MESE IDEALE PER VISITARE GRATUITAMENTE I MUSEI
Marzo è stato il mese che ha offerto molte opportunità per visitare gratuitamente i musei. Grazie alla “settimana dei musei”, alle “domeniche al museo”, alle “giornate di primavera del FAI” e alle varie aperture programmate dai singoli musei in occasione di alcune ricorrenze simboliche ed evocative, è stato possibile riscoprire i principali musei della propria città e del Paese
Questo che si sta concludendo è stato forse il mese che ha offerto molte occasioni per gli appassionati dell’arte e per chiunque abbia avuto la voglia di conoscere i molteplici tesori che il nostro territorio possiede, sfruttando le diverse iniziative che consentivano l’ingresso gratuito a tantissimi musei. 

Il primo appuntamento è stato quello di domenica 3 marzo. In questa giornata - così come in tutte le prime domeniche del mese, da ottobre a marzo - è stato possibile entrare gratuitamente nei musei e nelle aree archeologiche statali. 

L’iniziativa degli ingressi domenicali gratuiti ai musei fu inizialmente prevista con il Decreto Ministeriale n. 94/2014 MiBAC. Originariamente, la proposta culturale prevedeva l’ingresso gratuito ai musei statali in tutte le prime domeniche del mese. Recentemente però questo decreto è stato modificato dal Decreto Ministeriale n. 13/2019, entrato in vigore il 28 febbraio. Con tale modifica è stato ridotto il numero delle “domeniche al museo”, riservandole al solo periodo invernale, da ottobre a marzo. 

A Firenze, ad esempio, nella prima domenica di marzo è stato possibile visitare gratuitamente alle Gallerie degli Uffizi e al Giardino di Boboli, alla Galleria dell’Accademia, al Museo del Bargello e al Museo Archeologico Nazionale.

Il 3 marzo è stato possibile entrare, senza alcun costo per i visitatori, anche in tutti i musei civici fiorentini. L’iniziativa della “domenica metropolitana” ha perciò consentito a tutti i cittadini residenti nella città di Firenze e nella sua provincia di accedere gratuitamente in tutti i musei civici fiorentini.  

La “domenica metropolitana” ha sostituito l’originaria “domenica del fiorentino”, che permetteva a tutti i residenti nel capoluogo toscano l’ingresso gratuito in tutti i musei comunali nel corso della seconda domenica del mese. Dal 2015, il Comune di Firenze ha deciso di operare una modifica allineando l’iniziativa civica alla “domenica al museo”, prevista per i musei statali; e così, a partire dal 2015, anche per i musei comunali fiorentini è consentito l’ingresso gratuito ai residenti in tutte le prime domeniche del mese. 

Pertanto, grazie a tale iniziativa il 3 marzo si poteva accedere gratuitamente a prestigiosi musei, come ad esempio Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo, il Museo del Bigallo e il Forte Belvedere.

Un’altra opportunità è stata prevista, sempre dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell’ambito della campagna di valorizzazione dei luoghi di cultura “Io vado al museo”.  

In virtù di questa iniziativa culturale è stato possibile accedere gratuitamente a tutti i siti museali statali del territorio nazionale dal 5 al 10 marzo. 

In questo mese è stato possibile beneficiare anche delle nuove aperture gratuite previste in occasione di ricorrenze altamente simboliche ed evocative per la storia di Firenze, della Toscana e dell’Italia. 

Eike Schmidt, direttore delle gallerie degli Uffizi, ha commentato questa iniziativa, che ovviamente ha riguardato anche i musei da lui amministrati, definendo queste aperture straordinarie come occasioni di alto valore formativo e opportunità per tutti i cittadini per “ricordare e celebrare nel segno dell’arte e della cultura alcuni momenti e personaggi più importanti del passato di noi tutti”.

Grazie a questa iniziativa, la seconda domenica del mese, cioè quella del 17 marzo, in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia, è stato possibile entrare, sempre gratuitamente, a Palazzo Pitti  e nel Giardino di Boboli. 

La domenica successiva, quindi quella del 24 marzo, è stato invece possibile accedere gratuitamente alla Galleria degli Uffizi. Il 24 marzo rappresenta, infatti, la data della vigilia del Capodanno fiorentino, oltre che la ricorrenza della nascita di Francesco I De’ Medici, fondatore appunto degli Uffizi e perciò di uno degli spazi museali e di ricerca più famosi al mondo. 

Ma le opportunità culturali che potevano essere colte nel mese di marzo non si limitano a quelle finora descritte: nel corso di questo mese sono state organizzate, come di consueto, anche le “giornate di primavera” del Fondo Ambiente Italiano (FAI). 

In occasione della ventesima edizione di questa iniziativa, il 23 e il 24 marzo il FAI ha aperto le porte di 1.100 luoghi straordinari in tutta l’Italia, in 430 località nelle venti regioni italiane. L’iniziativa è stata consentita grazie ai trecentoventicinque gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni e avvalendosi della collaborazione dei quarantamila “apprendisti ciceroni”. 

 Il tema di quest’anno è stato il “Ponte tra le culture”.  Così, per merito del FAI sono stati aperti ai visitatori centinaia di siti generalmente inaccessibili. Per esempio, a Firenze era possibile accedere al Complesso di San Firenze, all’ex Ospedale Psichiatrico di San Salvi, all’Hotel Bernini Palace (già Hotel Parlamento) e allo Stadio Comunale “Artemio Franchi”. Ma anche fuori Firenze, nel resto della Toscana, molti luoghi di grande interesse venivano eccezionalmente aperti alla curiosità dei turisti: a Pisa, per esempio, era possibile visitare la Villa del Gombo all’interno del Parco di San Rossore; stesso discorso a Volterra per il Convento di San Girolamo, al Monte Argentario per l’Istituto Tecnico Nautico “Giovanni Da Verrazzano”, a Grosseto per il Castello Piccolomini di Triana Roccalbenga e a San Gimignano per lo Spedale di Santa Fina.

In conclusione, questo mese ha dato la possibilità a chiunque, anche a chi non ha disponibilità economiche, di visitare i principali musei del nostro Paese. Probabilmente per questo motivo, si è potuto notare che mentre alle aperture domenicali dei musei era più frequente incontrare i turisti, nel corso della settimana dal 5 al 10 marzo non era raro imbattersi, oltre che in svariati appassionati d’arte, anche in molte scolaresche e famiglie.  Molti ragazzi hanno colto questa opportunità per vedere, alcuni per la prima volta, le innumerevoli opere d’arte che il capoluogo toscano, assieme alle altre città d’arte del nostro Paese, possiede; per coloro che li hanno accompagnati è stata probabilmente una piacevole occasione per fare un salto nel passato a riscoprire quei tesori già visti in precedenza o, addirittura, da giovani.

Se qualcuno non avesse potuto approfittare di questa serie di aperture straordinarie, potrà comunque sfruttare l’iniziativa delle “domeniche al museo” che, come in precedenza precisato, da quest’anno è limitata al solo periodo invernale, o le straordinarie aperture previste dai singoli musei in occasione di ricorrenze altamente simboliche ed evocative per la propria città o per il Paese. In ogni caso, è raccomandabile informarsi direttamente presso il museo che si ha il piacere di visitare, telefonicamente o consultando il sito internet.

di Sonia Modi
Riproduzione vietata