Firenze,
25 giugno 2020
FIRENZE, 24 GIUGNO 2020: LA FESTA DEL PATRONO AL TEMPO DEL COVID
Una festa del Santo Patrono diversa da tutte le altre
precedenti. D’altronde,
questo periodo di pandemia mondiale ci
ha abituati a festeggiare gli eventi del 2020 in modo inconsueto. Ma Firenze non
si è lasciata scoraggiare ed ha celebrato San Giovanni, in un grande abbraccio
tra sacro e profano, con tanti eventi culturali, occasioni di solidarietà nei
confronti dei sanitari e, soprattutto, grande voglia di ripresa
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osì dopo il 25 aprile, il 1° maggio e il 2
giugno, i fiorentini hanno trascorso anche la festa del Patrono in modo insolito.
E se questo San Giovanni è trascorso senza i tradizionali “fochi” e la consueta
finale del Calcio Storico, quella di ieri è stata comunque una festa piena di
cultura e solidarietà, giochi di luci e soprattutto tanto divertimento.
La
mattina è iniziata con la possibilità di partecipare a tanti eventi culturali. Alcuni
dei più noti musei, come la Basilica di Santa Croce, il museo di Palazzo
Vecchio, il Museo Bardini e l’Accademia di Firenze hanno festeggiato il Patrono
con i fiorentini, prevedendo ingressi gratuiti.
Si
è proseguito poi alle ore 18:00 con il tributo dato dal Calcio Storico
attraverso le storiche quattro squadre, cioè quelle dei Bianchi, dei Rossi, dei
Verdi e degli Azzurri. Tutti i calcianti, schierati e opportunamente
distanziati in piazza Santa Croce, hanno ringraziato gli operatori sanitari per
il prezioso compito di aver fronteggiato il Coronavirus. Il Corteo Storico
della Repubblica Fiorentina invece ha omaggiato i volontari della Protezione Civile
del Comune di Firenze anch’essi impegnati contro il Covid. Dunque, la città e i
fiorentini hanno deciso di celebrare la festa
del Patrono post lockdown esprimendo
solidarietà nei confronti di tutti coloro che, in questi mesi, si sono battuti
in prima linea per combattere questo inaspettato nemico.
Alle 21.00 poi è stato possibile partecipare all’appuntamento
su Rai Premium con “La Notte di San Giovanni” che ha unito
idealmente le tre città che festeggiano San Giovanni come Santo Patrono, cioè
oltre alla nostra città, Genova e Torino.
Infine
a colorare la notte del 24 giugno ci sono stati tanti giochi di luci che hanno illuminato
le porte storiche della città (Porta San Gallo, Porta alla Croce, Torre di San
Niccolò, Porta Romana, Porta al Prato e Porta San Frediano) e edifici storici densi
di significato come l’Istituto degli
Innocenti, la Basilica di San Miniato e la Cupola brunelleschiana di Santa Maria
del Fiore.
Il
2020 ci ha costretti a fermarci e a rallentare le nostre vite frenetiche, a
riflettere sui valori delle nostre precarie esistenze, ci ha portati a sperare
che, al più presto, tutto questo possa essere solo un brutto ricordo e,
soprattutto, a ringraziare tutti coloro che non si sono potuti fermare perché costantemente impegnati a
difendere la nostra salute e le nostre vite.
Non vi è dubbio che quella di ieri sia stata
una festa inconsueta. D’altronde, questo periodo di pandemia mondiale ci ha
abituati a festeggiare gli eventi del 2020 in modo diverso dal solito, distanti
fisicamente ma uniti nella voglia di celebrare. E così Firenze, in un grande
abbraccio tra sacro e profano, senza il tradizionale spettacolo pirotecnico e
la finale dello spettacolare Calcio Storico, non si è lasciata scoraggiare ed ha
comunque trovato il modo di festeggiare il suo Santo Patrono con tanti eventi
culturali, calorosa solidarietà nei confronti di tutti coloro che
quotidianamente combattono il nuovo virus e, soprattutto, grande voglia di
ripresa.
di Sonia Modi