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martedì 12 gennaio 2021

#SCUOLA: TUTTI IN CLASSE (IN TOSCANA)!



 

Articolo pubblicato su:


https://www.linkiesta.it/author/sonia-modi/

https://www.linkiesta.it/blog/2021/01/scuola-tutti-in-classe-in-toscana/

 

Firenze, 12 gennaio 2021

 

#SCUOLA: TUTTI IN CLASSE (IN TOSCANA)!

Scuola, trasporti e Covid; la Toscana è il grande laboratorio del Paese per testare il rientro “in presenza” dei giovani in classe

 


L

e porte delle classi si sono riaperte da ieri per i ragazzi toscani delle scuole secondarie di secondo grado. In controtendenza, quindi, rispetto a quanto accade nelle altre regioni, la Toscana è stata l’unica grande realtà locale che ha deciso di sperimentare il rientro “in presenza” dei giovani studenti delle scuole superiori.

Indubbiamente, la nostra Regione appare il grande laboratorio del Paese e la grande scommessa di tutti coloro che caldeggiano la riapertura delle scuole in tutta Italia.

In Toscana si è pensato di far rientrare in classe, a rotazione, solo il 50% di coloro che frequentano le scuole secondarie, mentre il restante 50%, sempre a periodica rotazione, continuerà a partecipare alle attività didattiche in DaD.

 Proprio per garantire un rientro in sicurezza, sono state messe in atto misure per evitare assembramenti in prossimità degli edifici scolastici e sui mezzi di trasporto pubblici.

Per questo sono stati anche organizzati orari di ingresso e di uscita nelle scuole scaglionati tra le 8.00 e le 10:00 e tra le 12.30 e le 15:00; vi sono poi istituti che hanno previsto turni pomeridiani.

Il trasporto pubblico - sia urbano che extraurbano, ovvero su gomma, su rete tramviaria o rete ferroviaria - è stato potenziato. La Toscana ha messo in campo 329 autobus aggiuntivi; inoltre ha previsto la messa in riserva di 5 mezzi per eventuali criticità e per il rafforzamento delle “linee forti” extraurbane. L’investimento complessivo è stato di 4 milioni di euro.

La Regione ha anche previsto la presenza di tutor che hanno il compito di presidiare le fermate e gestire il flusso degli utenti, soprattutto degli studenti. Per questo sono stati coinvolti oltre 200 operatori al giorno tra polizie municipali e provinciali, steward privati, facilitatori delle aziende di trasporto, volontari e forze dell’ordine.

L’obiettivo toscano è un progressivo ritorno alla normalità attraverso anche il rientro a scuola in sicurezza, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Per fare ciò è fondamentale monitorare costantemente le condizioni di criticità che dovessero verificarsi. Anche in questa ottica sono stati attivati un numero verde 800.893550 ed un indirizzo e-mail osservatorio.trasporti@cittametropolitana.fi.it ai quale i cittadini potranno segnalare gli eventuali disagi incontrati.

A fianco di un monitoraggio costante è stato previsto anche uno screening per ogni caso di sospetto Covid-19 per stroncare sul nascere la catena del contagio. Infatti, il tampone sarà eseguito subito, o nel più vicino drive through ovvero, nel caso in cui il caso sospetto sia stato registrato fuori dall’ambiente scolastico, al massimo entro un giorno dalla richiesta.

Solo con i prossimi giorni capiremo se le misure messe in atto dalla nostra Regione hanno funzionato e potremo capire se sia giusto insistere perché torni la didattica “in presenza”. Certo è che dopo un intero anno di improvvisazione e di organizzazione didattica improntata alla prudenza e al contenimento dei contagi, la pazienza degli studenti e del personale scolastico – per non parlare delle famiglie – sta volgendo a termine.

Senza considerare che la scuola non è solo didattica, ma è anche socialità. Il rapporto fisico con gli insegnanti e con i compagni rimane essenziale in una fase cruciale come quella dell’adolescenza.

A questo punto non ci resta che attendere la prossima settimana per vedere se la riapertura delle scuole è stata in grado di influenzare, rialzandolo, il numero dei contagi nella nostra Regione e per capire se il “modello Toscana” può essere esteso al resto del Paese.

 

di Sonia Modi

Riproduzione vietata

giovedì 30 agosto 2018

EX CALCIANTE SEMINA IL PANICO ALL'ISOLOTTO



Firenze, 30 agosto 2018
EX CALCIANTE SEMINA IL PANICO ALL'ISOLOTTO
Armato di pistola entra in un bar, minaccia la compagna e si dà alla fuga





S

i è conclusa la fuga del quarantottenne Ronaldo Scarpellini, imbianchino ed  ex calciante dei “rossi” e dei “bianchi”; nella notte tra il 29 e il 30 agosto, l’uomo ha seminato il panico nel popolare e popoloso quartiere fiorentino dell’Isolotto.

Questa mattina avrebbe deciso di costituirsi, mettendosi in contatto telefonico con la Polizia di Stato; all’agente avrebbe riferito di trovarsi nella casa dei genitori.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ancora da accertare, verso le 13:00 di ieri l’uomo sarebbe entrato in un bar nel centro del quartiere e, dopo avere gettato a terra alcune suppellettili presenti sul bancone, avrebbe preso a schiaffi una dipendente del locale. Sembra poi che quest’ultima avesse preso le difese di una collega, legata all’aggressore da una relazione sentimentale probabilmente conclusa.
L‘ex calciante, uscito dal locale, sarebbe andato dai suoi genitori, che abitano anch’essi nello stesso quartiere, e dal telefono della loro abitazione avrebbe chiamatola sua ex compagna, minacciandola di morte.  

In seguito sarebbe ritornato nel bar, ma questa volta con una pistolache pare abbia puntato contro una dipendente del locale.

Prontamente giunti sul posto e raccolte le prime informazioni, la Polizia di Stato avrebbe ricercato lo Scarpellini per tutto il quartiere: prima a casa dei genitori, dove alcuni agenti sarebbero entrati con mitra e giubbetti antiproiettile,poi in un magazzino di proprietà dell’ex calciante, dove sarebbero stati ritrovatialcuni bossolisparati da due armi differenti ed una cartuccia ed, infine, in altri luoghi frequentati dall’uomo.

Nel pomeriggiointervengono anche le unità antiterrorismo, vengono chiuse alcune strade del quartiere e, nella serata, viene diramato anche il “coprifuoco” per tutta la zona, consigliando di non recarsi all’Isolotto e, per i residenti, di non uscire di casa.

L’uomo ricercato, ritenuto pericoloso dagli inquirenti, avrebbe precedenti di polizia anche per tentato omicidio di un altro calciante, riqualificato successivamente in lesioni personali, oltre adessere indagato per spaccio.

La fugasi è interrotta questa mattina quando lo stesso Scarpellini ha deciso di costituirsi alla Polizia che lo cercava ormai da mercoledì mattina. Si sarebbe dichiarato dispiaciuto dell’accaduto ed avrebbe motivato il suo comportamento per il forte stress e nervosismo.

Ha raccontato che, dopo la discussione al bar, lo schiaffo ad una delle dipendenti e le minacce all’altra, sarebbe andato nel suo magazzino, dove avrebbe esploso alcuni colpi di pistola, poi avrebbe deciso di recarsi a casa dei suoi genitori ma, vista la zona circondata dalle Forze dell’Ordine, sarebbe fuggito ancora, perdendo il telefono e le chiavi della macchina.

Mentre le Forze dell’Ordine lo cercavano per tutta la città e diramavano il “coprifuoco” nel quartiere, l’uomo avrebbe trascorso la notte tra i cespugli di un giardino condominiale della zona e lungo le sponde dell’Arno.

L’ex calciante avrebbe inoltre indicato alla Polizia anche il luogo - cioè lo stesso giardino nel quale avrebbe trascorso la notte - dove avrebbe sotterrato due pistole. Una delle pistole, in seguito ad accertamenti presso le banche dati in dotazioni alle Forze dell’Ordine, sarebbe risultata rubata da una abitazione di Montespertoli alcuni anni prima.

Dopo circa ventiquattrore di panico per l’intero quartiere dell’Isolotto, si è conclusa così, senza conseguenze, la fuga dell’ex calciante.

Lo Scarpellini è stato comunque sottoposto afermo per minacce aggravate, porto e detenzione illecita di armi, nonché ricettazione.

 di Sonia Modi

Riproduzione vietata